Si chiama RE+ Advanced la prima piattaforma in Italia che integra servizi immobiliari ed energetici per la gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare che Officinæ Verdi e Prelios hanno presentato oggi a Milano, in occasione del convegno “L’innovazione nei servizi tecnici” organizzato da Quotidiano Immobiliare.
La piattaforma RE+ Advanced permette di rivolgersi ad un unico interlocutore per ottenere un servizio ad alto valore aggiunto, che consenta un recupero di efficienza gestionale ed energetica.
Sotto il profilo energy, attraverso audit energetici, perizie energetiche & safety impiantistica, gestione e implementazione di progetti di efficienza energetica, energy management avanzato tramite sistemi di misurazione e controllo intelligenti.
Sotto il profilo immobiliare, attraverso la gestione di tutte le attività finalizzate ad ottimizzare la redditività del patrimonio immobiliare (property e facility management), nonché delle attività necessarie a gestire la funzionalità di un edificio e a risolvere le eventuali problematiche che insorgono (controllo, pianificazione e coordinamento degli interventi manutentivi, piani di sicurezza, selezione fornitori per i servizi di supporto), e delle attività strategiche che vanno dalla gestione del portafoglio immobiliare alle analisi di mercato, dalla pianificazione degli investimenti, alla gestione dei progetti di sviluppo e delle attività di dismissione.
“RE+ Advanced – ha commentato Giovanni Tordi, Amministratore Delegato Officinæ Verdi – nasce dall’esperienza di mercato, con l’idea di far perseguire efficienza nei costi operativi, e si rivolge a tutte quelle realtà che hanno nel loro perimetro una pluralità di asset. Il servizio, messo a disposizione da Officinæ Verdi e Prelios Integra, consentirà una profilazione completa degli asset, con la possibilità di dare un rating ad ogni sito in base ad un set di indici di performance (energia, impatto ambientale, immobiliare, sicurezza). I vantaggi sono previsti in termini di riduzione di costi energetici, dal 10% (nel caso della sola gestione) al 40% (nel caso di opere di riqualificazione), ma anche di pianificazione e gestione degli interventi o ancora di valorizzazione strategica per eventuali operazioni di acquisizione o dismissione”.
“La perdita di valore del patrimonio immobiliare – ha dichiarato Piercarlo Rolando, Direttore della Business Unit Strategica Integrated Services di Prelios – si contrasta con opere di gestione e riqualificazione che puntino alla riduzione dei costi ricorsivi, ovvero migliorando le prestazioni energetiche e il comfort abitativo, allungando la vita dell’immobile e coniugando sostenibilità e sicurezza. In questo modo, oltre a impedire il degrado degli immobili si generano ricadute positive per l’ambiente e si rilancia un settore traino per l’intera economia. Il mercato immobiliare – ha concluso Rolando – richiede una sempre più accurata analisi dei costi, nuove metodologie di procurement, un’evoluta ingegneria della manutenzione che impongono di porre in atto un radicale cambiamento nella prestazione dei servizi agli immobili. Riteniamo che RE+ Advanced risponda a questa esigenza”.
L’innovazione tecnologica sta entrando in modo preponderante nel mercato immobiliare: secondo dati Cresme, la spesa destinata agli impianti nelle nuove costruzioni è passata dal 9,8% sul costo di costruzione globale del 2008, ad un peso del 14% nel 2014, a dimostrazione del ruolo crescente dell’impiantistica non solo meccanica, ma anche elettrica ed elettronica.
RE+ Advanced nasce per rispondere alle esigenze del settore immobiliare, che in Italia è caratterizzato da un patrimonio edilizio di circa 63 milioni di immobili (dati Agenzia delle Entrate 2013) ed è uno dei più vecchi d’Europa, con il 55% degli edifici residenziali con più di 40 anni, che mediamente consumano il triplo di quelli di recente costruzione, sia per il tipo di materiali utilizzati, che per le scelte progettuali effettuate (Associazione nazionale degli industriali dei laterizi 2013).
A fine 2013, il prezzo delle abitazioni ha registrato un calo del 12% rispetto al 2010, con una perdita di valore che si aggira su una media del 4% annuo (dati Istat 2014) dovuta alla contrazione della domanda, ma anche all’invecchiamento degli edifici e alla mancanza di interventi di manutenzione, che incide su sicurezza e consumi energetici.
Già 3,7 milioni di edifici (il 50% in più rispetto all’anno precedente) nel 2013 avevano ottenuto l’attestato di prestazione energetica, come previsto dal D.lgs. 102/2014 (Comitato termotecnico italiano 2014). Un dato sottostimato, perché alcune Regioni (Campania, Puglia e Molise) non hanno fornito i loro dati.
In Europa, lo scenario non è molto diverso. Su un patrimonio immobiliare di 160 milioni di edifici, le nuove edificazioni crescono ad un ritmo dell’1-1,5% annuo e il tasso delle riqualificazioni è inferiore al 2% l’anno (Fondazione Cartif).
Gli edifici assorbono il 40% dei consumi energetici finali e il 75% degli immobili attuali sono stati costruiti senza alcun criterio di efficienza energetica. Poiché il 75-90% degli edifici oggi esistenti sarà ancora in uso al 2050, la sfida per l’efficienza energetica nel settore residenziale in Europa si giocherà sulle ristrutturazioni e gli investimenti in riqualificazioni energetiche degli edifici esistenti (Commissione Europea).